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MAGAZINE - ITALIAN DESIGN


Da quasi mezzo secolo il design italiano si configura come il fenomeno più prolifico e imprevedibile dello scenario internazionale del progetto, oggi riconosciuto come frutto di una modernità eccentrica rispetto a quella imposta dal movimento razionalista europeo. Anche se debole e incompleta, la modernità italiana sembra ricavare, dalla propria anomalia, l'energia per un continuo assestamento, e per una ininterrotta ricerca sperimentale. Questo saggio, scritto da uno dei protagonisti del design italiano, ne ripercorre in maniera originale la struttura genetica risalendo alle sue radici profonde: dagli affreschi di Pompei e della metropoli latina all'arte paleocristiana, dal Rinascimento al Futurismo e al periodo metafisico. In questo libro, che parla di storia ma è scritto da un progettista, viene dunque presentata una originale definizione della modernità italiana, di cui il design è visto come l'espressione più matura, sistema policentrico privo di una metodologia unitaria, capace di sperimentare le possibilità artistiche della tecnologia e le qualità tecnologiche dell'arte; un design che agisce come motore di una innovazione diffusa nella società, e di una cultura imprenditoriale aperta, che trova nelle ricorrenti crisi dell'economia l'occasione per sperimentare il nuovo.

Il design è la più sofisticata forma d'arte applicata che l'uomo possa vantare. Se non c'è qualità non c'e’design.

 

 

 

 

Industria del design in crescita nel 2014 ma l'Italia rincorre Cina e Germania

IL FLOWER DESIGNER VINCENZO DASCANIO.


Vincenzo Dascanio, il flower designer più ambito in Italia e dai vip di Hollywood firma il design e l'architettura floreale della Cantina di Miss Italia. Sono migliaia i fiori "Yoko Ono" che l'artista pugliese ha fatto arrivare direttamente dall'Olanda per illuminare con il loro verde acceso i 300 mq della zona lounge dove in questi giorni si daranno appuntamento i più grandi sommelier e chef, da Paolo Viviani a Gianfranco Vissani.

 

 

L'archeologa Francesca Veronese è ospite alla mostra "Futuro Anteriore" e approfondirà vari aspetti legati alla ceramica, dalla sua produzione nell’antichità al suo divenire reperto archeologico.
Il riferimento al passato sarà presentato attraverso la documentazione di alcuni scavi archeologici, realizzati in città e in altre aree del Veneto. 
Si potrà così conoscere la storia degli antichi borghi dei "boccalari" padovani, ma anche volgere lo sguardo verso le alture pedemontane, dove piccole officine erano attive già nella protostoria per soddisfare con la loro produzione il mercato locale. Ne è testimonianza "La casa del vasaio" esposta alla mostra Venetkens (Palazzo della Ragione fino al 17/11), di cui Francesca Veronese è co-curatrice. Tutto ciò a ribadire che la ceramica è fragile e nello stesso tempo indeperibile, una sorta di "fossile guida" per gli archeologi, come scrive Francesca Veronese nel testo in catalogo. "...un "coccio" molto spesso può rivelarsi più importante dei manufatti integri, perché attraverso le sue fratture e le sue superfici può fornire indicazioni sui materiali utilizzati, sulle tecniche di lavorazione, sulle caratteristiche decorative e, in qualche caso fortunato, perfino sui processi di produzione.....i semplici "cocci" diventano i tasselli che permettono agli studiosi di ricostruire quegli aspetti del passato a cui l’uomo non ha inteso conferire alcun grado di intenzionalità. La ceramica si configura dunque come una "testimonianza involontaria della storia", dall’altissimo potenziale informativo".

  Lungo m 27,96 nasce dalla matita del designer Fulvio De Simoni con il supporto dello staff tecnico diPershing, l’AYT (Advanced Yacht Technology) e il Centro Stile del Gruppo Ferretti. Si caratterizza per un profilo esterno snello e aggressivo, con linee tese che permettono di ingrandire i volumi interni, dando respiro in particolare al salone e al pozzetto a poppa sul ponte principale. Si evolvono tutti gli stilemi Pershing, ma ci sono alcune novità, come lo scafo color bianco perla. Anche l’eleganza degli arredi è il frutto di un lavoro di squadra che premia la partnership con due firme del Made in Italy: Poltrona Frau, che ha progettato e realizzato la pilot house, tutte le sedute e numerosi dettagli dell’arredamento interno, ed Ernesto Meda, che ha realizzato la cucina. L’area sottocoperta si compone di quattro cabine: la suite armatoriale a tutto baglio, la vip a prua e due cabine ospiti a due letti affiancati, con bagno proprio. Diversi sono i layout interni della suite armatoriale a disposizione del cliente, che rendono questo ambiente semi-custom.

Un design tutto made in italy...Fulvio De Simoni

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