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MAGAZINE - THEATRE.

 

 

Un lungo percorso di autrice e attrice con Teatrino Clandestino prima e con Ateliersi oggi segna il cammino in continua evoluzione estetica e formale di Fiorenza Menni, una delle figure più carismatiche ed interessanti del panorama teatrale italiano contemporaneo. Pluripremiata per il suo lavoro di attrice, è impegnata da anni in progetti di formazione dell'attore e di scrittura che stimolano una contestualizzazione intima del processo teatrale

Fiorenza Menni, e il gesto performativo che coagula senso


Non sono ancora trentenni, eppure rappresentano il futuro del teatro sperimentale italiano. Daniel Blanga Gubbay e Paola Villani, in arte Pathosformel, hanno le idee chiare e il talento per realizzarle. L’ambizione? Riattivare le sinapsi dello spettatore e riportarlo al centro della rappresentazione. In barba agli sterili format del mercato

 

 

PATHOSFORMEL


La musica e i rumori (intenzionali), assieme alla parola, formano la colonna sonora di uno spettacolo teatrale. È complesso distinguere la musica dal rumore; possiamo al massimo isolare la musica tonale (o tradizionale), che è strutturata secondo un insieme di norme che organizzano quell’aspetto del suono, cioè l’altezza, tradizionalmente considerato il più important Nel contesto teatrale i rumori sono sempre indici, vale a dire, segni della causa che li ha prodotti.

La musica e il teatro.

SABATO 28/09 ALLE ORE 19 PRESSO L'ASD DANZA TEATRO ,IN VIA CABOTO, 6 A IMPERIA, PORTO MAURIZIO, 
SI TERRA' LA PRESENTAZIONE DEI CORSI DEL NUOVO ANNO ACCADEMICO 2013/2014 PROPONENDO DUE PERFORMANCE ELABORATE DAGLI ALLIEVI DELLE SCUOLE ESTIVE E DALLA COMPAGNIA ARATEA//TANZ COMPANY.

Vito Mazzeo è il nuovo Principal Dancer del Dutch National Ballet, un altro italiano che si fa strada all’estero. Diplomato alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, balla con il Royal Ballet di Londra, il Teatro dell’Opera di Roma e nel 2010 entra come solista nel San Francisco Ballet e viene nominato Principal Dancer dopo 6 mesi. Dall’inizio della stagione 2013/2014 fa parte del Dutch National Ballet di Amsterdam come primo ballerino. Già vincitore del premio Danza&Danza come migliore interprete e del premio Positano Leonide Massine al valore, viene definito “figure of tremendous dance charm” dal New York Times (Alastair Macaulay, New York Times).

 

 

VITO MAZZEI, INTERNATIONAL TOUR.

 MARIO BIONDO è il nome d'arte sotto il quale si cela Mario Ranno, un compositore e cantante nato a Catania nel 1971. Figlio d'arte, il padre è il cantante Stefano Biondi, sin da piccolo ha deciso di ripercorrere le orme paterne dando vita ad un percorso artistico che lo ha portato in breve tempo a specializzarsi nel settore della musica soul, tanto da arrivare nel 1988 a fare da spalla al grande Ray Charles.

Particolare importanza, nella sua carriera, riveste il 2004, quando ha registrato "This is what you are", un singolo che era stato inizialmente pensato per il mercato giapponese, ma poi esploso anche in Europa. A renderlo estremamente popolare ha concorso in particolare il celebre disc-jockey britannico Norman Jay, il quale lo ha introdotto nella scaletta della trasmissione da lui condotta per la BBC1. Il successo è stato copioso e ha fatto da preludio a quello del suo primo album, "Handful of Soul", registrato nel 2006, il quale ha conquistato due dischi di platino.
Da questo momento la sua carriera è letteralmente decollata, fondandosi su un timbro vocale estremamente suggestivo, lo stesso di artisti come Barry White e Isaac Hayes. La sua discografia si compone di cinque lavori, l'ultimo dei quali "Sun", ha raggiunto il primo posto della classifica italiana ad appena una settimana dalla sua uscita sul mercato, a conferma di una popolarità ormai elevatissima

 

Approfittiamo del giorno del compleanno di Riccardo Muti per rendere un omaggio a Nino Rota, il quale nel 1955 fu uno dei primi ad accorgersi delle potenzialità del giovane studente napoletano che si era recato per dare degli esami di pianoforte al conservatorio di Bari, diretto all’epoca proprio da Rota. Muti avrebbe ringraziato in seguito il grande musicista dirigendo con l’Orchestra della Scala di Milano le sue musiche, non solo quelle tratte dai film. Queste esecuzioni sono state registrate e pubblicate in tre CD, usciti nel 1994, 1997 e 1999, con brani tratti da film (La Strada, Rocco e i suoi fratelli, La dolce vita, Il Gattopardo, 8½, The Godfather, Prova d’orchestra), un concerto per archi e due concerti per pianoforte. Sono tre CD meravigliosi in cui la sonorità magica della musica di Rota viene esaltata grazie alla conduzione magistrale di Muti e le esecuzioni di altrettanto magistrali musicisti. Da notare che nel secondo CD abbiamo la Sinfonia del Gattopardo, ossia l’insieme delle musiche della colonna sonora del film di Visconti più altri brani previsti per il film e poi mai inseriti.

RICCARDO MUTI

Puccini pensava già a Tosca nel 1895, quando La bohème non era ancora terminata. Con quest’opera, il compositore affronta una drammaturgia lontana da quella che aveva caratterizzato Manon Lescaut e La bohème, opere dallo sviluppo frammentario, dove l’approfondimento psicologico prevale sull’intreccio. Il confronto di personaggi nell’ambito di un’azione serrata e lineare, in cui si esaltano passioni elementari e si esaspera la tensione emotiva, su uno sfondo storico che legittima letture in chiave etico-politica, avvicinano Tosca a una drammaturgia analoga a quella della tradizione incarnata da Verdi e proseguita dagli autori veristi. Non a caso Verdi stesso aveva manifestato interesse per il dramma, e sintomaticamente in Tosca, la più verdiana delle opere di Puccini, giganteggia un personaggio affidato al registro di baritono. Nel libretto, il personaggio di Scarpia è portato in primo piano, diventando un eroe negativo dalla complessità psicologica affascinante. Nel sadismo di Scarpia – efferato e devoto, sensuale e aristocraticamente distaccato – Mosco Carner riconosce un tratto tipico dell’arte fin de siècle: la rappresentazione dell’emozione erotica nella sua dimensione patologica.Tosca fu eseguita al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio 1900, alla presenza della regina Margherita, e fu accolta con disorientamento da pubblico e critica. Sull’opera è sempre pesato l’equivoco di un presunto sbandamento di Puccini in direzione verista. Ma la scelta di una drammaturgia più lineare e la ricerca di un’elevatezza tragica che si traduce in una maggiore tensione della vocalità, non dovrebbero far passare in secondo piano gli elementi di continuità con i precedenti successi di Puccini (il personale ricorso a Leitmotive nell’uso di “reminiscenze logiche”, la costruzione melodica “a mosaico”, la correlazione tra i nuclei motivici, l’uso simbolico dei piani tonali), rispetto ai quali i materiali musicali si presentano se mai ulteriormente affinati per caratterizzare psicologie ambigue e complesse.Dati essenzialiCompositore: Giacomo PucciniLibrettista: Luigi Illica e Giuseppe GiacosaPrima rappresentazione: 1900 Roma, Teatro CostanziAllestimenti precedenti: 1900, 1923, 1932, 1937, 1939, 1947, 1952, 1955, 1960, 1967, 1971, 1974, 1978, 1987, 1989, 1995, 1997, 2003, 2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOSCA

 Giacomo PucciniTeatro Regio, Giovedì 13 Marzo 2014 - Martedì 18 Marzo 2014

Monica Guerritore presidente della Giuria dei Letterati del Premio Campiello

 La 52^ edizione del Premio Campiello prende il via con la nomina di una grande personalità del teatro italiano alla guida della Giuria dei Letterati. Presidente sarà infatti l'attrice Monica Guerritore."Per il 2014 abbiamo fortemente voluto una presenza femminile a capo della Giuria, per riflettere anche nella cultura il ruolo sempre più da protagoniste delle donne nella vita sociale ed economica del nostro Paese", dichiara Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione il Campiello e di Confindustria Veneto. "Monica Guerritore, interprete dalla straordinaria sensibilità culturale, maestra nell'animare la scrittura con le azioni e le parole, saprà coordinare con autorevolezza e competenza i lavori della Giuria dei Letterati, a cui spetta il delicato compito di selezionare le cinque opere finaliste"."E' per me un grande onore presiedere la Giuria dei Letterati della prossima edizione del Premio Campiello", commenta Monica Guerritore. "Mi impegnerò con serietà e rigore nel compito che mi è stato assegnato. Le storie, i racconti sono il mio mondo 'parallelo', radice prima del mio mestiere di interprete e artefici della mia crescita. Con la più grande libertà di pensiero e apertura intellettuale svolgerò il mio compito nel segno della massima riservatezza".Con la definizione della Giuria dei Letterati parte ufficialmente la 52^ edizione del Premio Campiello. Possono partecipare i romanzi pubblicati per la prima volta in volume tra il 1° maggio 2013 e il 30 aprile 2014 e regolarmente in commercio. Al concorso non sono ammessi né saggistica, né poesia, né opere tradotte in italiano da altre lingue. Il 30 maggio 2014 la Giuria dei Letterati si riunirà a Padova per selezionare la cinquina finalista e annunciare il Premio Opera Prima. Il vincitore della 52^ edizione del Premio Campiello, indicato dalla Giuria dei 300 lettori anonimi, verrà proclamato sabato 13 settembre al Gran Teatro la Fenice di Venezia.

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